Archive from ottobre, 2014
Ott 12, 2014 - Vinyl jazz lp's    Commenti disabilitati su Art Blakey – Indestructible – Blue Note 84193 (colpito ed affondato)

Art Blakey – Indestructible – Blue Note 84193 (colpito ed affondato)

Vicissitudini di un acquirente italiano di vinile.

Mettete anche il fattore clima nei vostri conti , conviene fare il collezionista in un paese che sta subendo più di tutti il cambiamento climatico ?

Ironia della sorte la Bomba d’Acqua di Fiumicino ha coinvolto un vinile che avrebbe dovuto essere indistruttibile….

Pagato un occhio della testa (penso sia il titolo che mi è costato di più dopo Dexter Calling ) mi è arrivato zuppo fradicio on la copertina che si è

staccata dal sottostante cartone. Insomma anche il vinile ora scricchiola ed da un EX+ / NM ora mi ritrovo un VG che vale un decimo o poco più di

quanto pagato. Ma ancora si sente benino, insomma non come un ivestimento in seat Pagine Gialle ma la catastrofe è stata sfiorata.

Here this

 

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Bellino eh ? ‘na chiaveca…

La musica è al solito trascinante, ma quando direttore musicale c’è Wayne Shorter il tutto ha un quid in più. Non so come la pensate.

Da Enciclopedia del jazz…..

 

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Era un first pressing, sic, no ear , RVG, no laminated come da Guida….

 

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meglio un ingrandimento, almeno le labels sono NM…

.

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Veramente un bel disco

Ott 12, 2014 - Vinyl jazz lp's    Commenti disabilitati su Robyn Kenyatta – Until – Vortex ( a little surprize)

Robyn Kenyatta – Until – Vortex ( a little surprize)

Robyn Kenyatta, Until su etichetta Vortex Questo disco mi è capitato durante un nottata concitata, fatta di rilanci sulla baia. ma questo titolo non aveva contendenti. vado sul tubo e ascoltando un brano e leggendo i musicisti capisco che non è la solita solfa. Premetto, Knyatta mi è capitato di incontrarlo come comprimario in un paio di dischi, niente di che. ma questo titolo e soprattutto i tre brani che seguono la title.track sono assolutamente fantastici. Già mike Lawrence fa la sua parte, ma l’intervento illuminante di Roswell Rudd nel brano ” You know what we do ” più due contrabbassisti e una doppia sezione ritmica con percussioni ci apre una finestra sul migliore mondo della musica di avanguardia strettamente debitrice del migliore Ornette Coleman. Insomma una gradita sorpresa, un vinile che non vi svenerà, non la solita Blue o Presty o

atlantika…insomma qualità a basso prezzo, giusto segnalarlo   Ecco la copertina :

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il retro copertina con note e formazioni, siamo nel 196

 

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  abbiamo anche una etichetta di un colore alla moda….

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