Jazz vinili e hifi

Charles Mingus – Promotional e Review copy – Ah Um – Three or four shades of blues

#RESTOACASACOLJAZZ

Certo he ci resto a casa! Col … Jazz!
Ci sarebbe da rispondere così a chi diffonde e dispensa ogni minuto comunicati, avvertimenti, multe e decreti. La paura così non passa mai. Angoscia che ho lenito con Mingus oggi. Sia in versione Hi-Res (arghhh che vorrdì niente vinili?) che su disco nero.
Oggi mi è capitata tra le mani, anzi mi sono capitate, un paio di review copy. Sapete quelle che le case discografiche mandavano alle Riviste, radio o giornalisti musicali per una recensione o per essere mandati “on air”?
Ebbene, una è il classico, bellissimo, immancabile  “Ah Um”, prima stampa Stereo – Promotional Copy  – manco tanto per

scherzo. Roba seria. A dispetto delle copie mono l’etichetta è tutta bianca e non con gli “occhi” rossi.

 

Ma impresso sopra l’etichetta c’è un numero di serie che termina con un 1AA sul primo lato. eccitante pensare che sia una delle primissime copie uscite dal primo master stereo Columbia di questo capolavoro del ’59. Sara così ? Mi va di sognare che abbia un pezzo di storia a casa mia….

Ecco come appare sul retro del vinile il mio eroe :

Ma non tutte le chicche costano un occhio della testa, ci si può imbattere in review copy sinceramente meno costose e ancor più stimolanti :
Bellissimo è questo disco del quarto Mingus (come lo definisco io visto che attribuisco almeno 4 stagioni artistiche a Charles ) .
Si tratta di Three or four Shades blues. Caratteristico per la presenza di ben tre chitarristi definiti rock-fusion nella lettera ciclostilata su carta intestata Atlantic che ho trovato dentro questa copia per Riviste specializzate. Eh si, almeno in parte compensa la cattiva abitudine che c’era in Columbia di attaccare una targa sulla copertina con evidente la destinazione a promotional copy dei vinili destinati ai Media.


Così oltre a godermi la musica, mi leggo doppie note : di retro copertina e di curriculum ,come le definisco io, da parte della Atlantic.

Ma Charles Mingus ne aveva bisogno? A quanto pare nel 1977 sembrerebbe proprio di si. tra transatlantici prog in rotta , locali e annesse band rock della Grande Mela e nuove creste Punk emergenti in UK, Mingus passava proprio inosservato. Meno male che ci pensa il tempo a dare il giusto peso ed importanza alle cose. Come nella vita. E’ solo dopo, ma molto dopo gli anta, che si comprendono gli aspetti importanti della vita ….. e ce se ne rammarica.
Un caro saluto.

Charles Mingus – Promotional e Review copy – Ah Um – Three or four shades of bluesultima modifica: 2020-03-26T18:49:15+01:00da
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